29 Gen 2020

#Lavoro #Donna #Impresa Imprenditorialità femminile

Imprenditorialità femminile

Cosa rivela l’indagine di Infocamere e Unioncamere

Oltre il 30% delle attività del settore dei servizi alla persona e sanitario è a guida femminile. 

Un milione e 340mila imprese, 3 milioni di occupati e un forte apporto al sistema dell’istruzione e del welfare di natura privata, così importante da agevolare la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro delle famiglie. È questa la fotografia delle imprese femminili, scattata dall’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere e InfoCamere.

 

Welfare e istruzione

In particolare, oltre il 30% delle imprese femminili opera nel comparto del welfare e dell’istruzione: nella scelta di aprire un’attività autonoma, molte donne preferiscono orientarsi verso i settori che offrono servizi alle famiglie, come quelli che si occupano di istruzione, o che operano nella sanità e nell’assistenza sociale.

Nel campo sanitario e dell’assistenza sociale, le 17mila imprese femminili oggi esistenti rappresentano quasi il 38% del totale, con un incremento di oltre 2.400 imprese rispetto a cinque anni fa e una forte specializzazione nella cura e nell’assistenza all’infanzia. A dimostrarlo sono le numerose attività femminili che gestiscono servizi di asili nido, baby-sitting e assistenza diurna per minori disabili, che sono quasi l’82% di quelle registrate e risultano in continuo aumento rispetto a 5 anni fa. 

Questa rete di imprese dedita alla cura dei bambini si configura come un forte supporto per madri e padri lavoratrici nella conciliazione vita-lavoro e risulta particolarmente numerosa e fitta in alcune regioni (Lombardia e Lazio innanzitutto), meno diffusa, invece, nelle regioni più piccole, come Valle d’Aosta, Molise e la Basilicata.

“La predilezione femminile per questi settori”, dichiara Tiziana Pompei, vice segretario generale Unioncamere - “è confermata anche nel lavoro dipendente. Secondo le ultime previsioni Excelsior di Unioncamere e Anpal, relative alla domanda di lavoro delle imprese nel mese di gennaio, le donne continuano a essere maggiormente richieste soprattutto nei servizi alle persone. A seguire le imprese ricercano dipendenti donne soprattutto nei servizi di alloggio, turistici e nel commercio.”

 

L’articolo riporta i dati indicati nel comunicato stampa consultabile di Unioncamere.

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