26 Gen 2017

#Lavoro #Servizi alla persona #Sicurezza #Legalità Quanto ci costa il lavoro nero?

Quanto ci costa il lavoro nero?

In Italia il fenomeno del lavoro irregolare o in nero è una pratica antica e difficilmente misurabile. A fine 2016 l’Istat stimava che fossero più di 3 milioni i lavoratori irregolari in Italia, pari al 12,6% degli occupati totali. Di questi 3 milioni di lavoratori più della metà, il 54,6%, era impiegato in lavori di cura della persona e di assistenza domestica. In pratica, in uno dei settori più delicati per il benessere di persone fragili, più di un 1,5 milioni di lavoratori, per la maggior parte donne spesso con un’età superiore ai 45 anni, sono assunte in nero ed esposte a molteplici fattori di rischio sociale, come: l’assenza di tutele nelle condizioni di lavoro, basse retribuzioni, assenza di contribuzione previdenziale, nessuna possibilità di far valere la propria voce perché invisibili.

Oltre ai rischi individuali, il lavoro irregolare costituisce un danno per l’intera collettività perché il mancato introito da parte dello Stato degli oneri fiscali, assicurativi e previdenziali, si traduce in una riduzione dei fondi disponibili per la gestione di servizi pubblici (asili nido, assistenza disabili, assistenza domiciliare anziani, ecc.) e in un aumento dei tributi per tutti i cittadini.

Il Centro Servizi Welfare in collaborazione con i suoi partner e con gli enti del territorio si propone di sensibilizzare lavoratori e cittadini sull’importanza della regolarizzazione del lavoro, anche nel campo dei servizi di assistenza alla persona e alla casa.

In questa tipologia di attività il lavoro regolare non è solo qualcosa che tutela il lavoratore e contribuisce al benessere dell’intera collettività, ma è anche qualcosa che tutela chi riceve il servizio, gli assistenti familiari infatti si occupano tendenzialmente di persone fragili come anziani, disabili, malati o bambini.

Il loro inserimento con contratti di lavoro regolari, fa sì che siano coperti da assicurazione, e che, se inseriti all’interno di un sistema organizzato, possano godere di formazione non solo in materia di salute e sicurezza, ma anche aggiornamenti tecnici e teorici rispetto alle pratiche delle attività di cura.

Dalla regolarizzazione del lavoro di cura ne trae vantaggio la qualità dell’attività stessa, nonché la serenità e la sicurezza dei rapporti tra il lavoratore, la famiglia e la persona che viene accudita.


Servizi

Psicomotricista - MINORI

Psicomotricista - MINORI

Info

Psicomotricista - ANZIANI e ADULTI

Psicomotricista - ANZIANI e ADULTI

Info

Pulizie speciali

Pulizie speciali

Info

Educatore Professionale - DISABILI

Educatore Professionale - DISABILI

Info