20 Apr 2018

#Bambini Il disegno e i bambini!

Il disegno e i bambini!

Il 27 aprile è la Giornata Mondiale del Disegno, o anche il “giorno dello sviluppo umano e creativo”.

In questa giornata si celebrano la creatività e il linguaggio dell’arte come espressione del mondo interiore di una persona; è una forma di comunicazione essenziale per lo sviluppo emotivo e relazionale di bambini e adulti. In particolare, il disegno nei bambini è un elemento essenziale per la loro crescita, attraverso il disegno proiettano all’esterno le loro paure, i desideri, le ansie o semplicemente il modo in cui vedono le cose, offrendo ai “grandi” delle importanti chiavi di lettura del loro immaginario.

Quali sono quindi i passaggi che caratterizzano il rapporto tra bambini e disegno?

Lo abbiamo chiesto a Mariangela Pizzamiglio, la coordinatrice della Scuola dell’Infanzia B. Zaccagnini di Mozzecane, gestita dal Consorzio Sol.Co. Verona.

Il bambino inizia ad esplorare lo strumento grafico ad un anno d'età, quando afferra gli strumenti e comincia a dare i primi segni su un foglio, che sono più il prodotto di colpi che il bambino dà al foglio tanto da provocare dei buchi, che la volontà di produrre dei segni grafici. Il bambino non ha ancora il pieno controllo dei suoi movimenti, ma la sua carica di stupore, energia ed entusiasmo, verso qualcosa di nuovo realizzato da lui, è grande.

Poco prima dei 2 anni di età (21-22 mesi), l’attività istintiva del bambino sfuma per lasciare emergere una timida intenzionalità; il piccolo è in grado di coordinare meglio le sue capacità visive con quelle motorie, e quindi saprà orientare non più precisione il movimento per produrre determinati segni. In questi mesi il bambino sarà interessato a produrre linee orizzontali, verticali e circolari.

Fra i due e i tre anni il bambino incomincia a dare un nome ai suoi scarabocchi, mostrando di voler attribuire dei significati al mondo circostante.

Intorno ai tre anni e mezzo, con l’arricchirsi dell’esperienza del bambino e del suo mondo interno rappresentativo emergono timidamente i primi abbozzi della "FIGURA UMANA". 

Dal cerchio, che sembra essere una figura istintiva e naturale del primo segno grafico infantile, il bambino comincia ad arricchirlo di particolari (occhi, bocca, ect) e via via abbozza gambe e braccia.

Il colore a questa età è utilizzato in modo assolutamente personale e soggettivo, il viso potrà perciò essere rosso, blu o di qualsiasi altro colore che piaccia al "piccolo artista": ciò che ha importanza per il bambino è il soddisfacimento del suo piacere.
Per tutto il periodo dell’egocentrismo (tra 0 e 3-4 anni) egli disegnerà non curandosi dell’ordine e della logica delle cose, ma obbedirà alla propria sequenza interna, quindi ai propri affetti.

A partire dai 5 anni ma soprattutto a 6, il bambino, uscendo un po' dal suo egocentrismo inizia ad essere interessato anche al mondo naturale e quindi si sperimenta nel rappresentare IL PAESAGGIO. Lo sforzo che egli deve compiere in questa tappa è quello di adattare ed elaborare dei nuovi segni adeguati alla sua rappresentazione. Come per la figura umana, anche per il paesaggio c’è inizialmente la ripetizione della stessa immagine per possederla in maniera certa, poi avviene il suo continuo arricchimento.
 

La successione delle tappe di sviluppo nei bambini è orientativa, infatti sono frequenti regressioni o salti in avanti che dipendono dalla differenza individuale di ogni bambino e dalla stimolazione ambientale a cui è sottoposto.

La capacità di disegnare, ovvero di rappresentare graficamente il mondo che lo circonda, nel bambino piccolo dipende direttamente dalle sue capacità motorie (ovvero se si muove autonomamente nello spazio, se lo esplora ed è curioso di conoscerlo) e dalla maturazione delle sue capacità percettive, che si affinano man mano che cresce.

Come accompagnare lo sviluppo della creatività nei bambini? Il genitore a casa può sostenere lo sviluppo creativo del bambino proponendogli attività molto semplici come:

  • La manipolazione di pasta da modellare (es. Didò), questo lo aiuterà a sviluppare la prensione, la pressione e l’impugnatura delle matite e pennarelli colorati;
  • Lasciargli sempre disponibili dei materiali da disegno, fogli bianchi, colori a matita e cerette, in modo che il bambino possa scegliere liberamente se giocare o disegnare;
  • Tra i due e i tre anni, si potranno proporre ai bambini degli album da colorare, che dovranno avere inizialmente dei disegni semplici e via via più complessi, per non scoraggiarli; 
  • Attorno ai quattro anni si potrà iniziare a proporre ai bambini l’utilizzo dei pennarelli, quando saranno capaci di usarli correttamente (apro/chiudo) e quando avranno imparato a misurare la pressione della mano.

Ma soprattutto è importante accogliere il disegno come espressione del proprio bambino, di ciò che sente e di ciò che lo interessa, delle sue emozioni ecc., e non indirizzarlo necessariamente alla rappresentazione della realtà come la vediamo noi adulti.

 

Ricordiamoci infine che il disegno con carta e matita non è sostituito da quello su tablet/smartphone!

Per approfondire il significato del disegno infantile si possono leggere alcuni articoli, di seguito vi proponiamo alcuni link interessanti, ma è importante ricordare che nessuna informazione su internet sostituisce la consulenza di uno specialista, che se si hanno dei dubbi e si vogliono approfondire degli aspetti è importante contattare un Consulente Pedagogico.

 

https://soffidipedagogia.com/2015/10/27/il-bambino-e-la-creativita-ovvero-limportanza-del-disegno-nellinfanzia-2/

https://www.psicologi-italia.it/famiglia/disegni-bambini/articoli/il-significato-del-disegno-in-eta-evolutiva.html

http://www.educare.it/j/rubriche/domande-e-risposte/regole-e-altri-principi/1273-il-disegno-infantile

http://psicologia-bambini.blogspot.it/2014/02/interpretiamo-i-disegni-la-figura-umana.html

 

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